Diageo Reserve World Class è oramai una tra le competizioni, se non la competizione, visto che coinvolge più di 18000 barman da 50 paesi, di bartenders più seguita al Mondo a cui la maggior parte dei professionisti più noti del paese piace partecipare perchè celebra indiscutibilmente, per l’alto livello organizzativo e la qualità dei prodotti, l’arte della Mixology.

La complessità e l’attenzione posta nel regolamento infatti permettono ad ogni bartender di esprimersi al meglio. Queste stesse caratteristiche fanno si talaltro che si crei una naturale e conseguente, e dobbiamo dire anche consistente, selezione in ingresso.

Questo 14 Aprile a Torino si è svolta l’ultima tappa Italiana che ha visto trionfare 4 bartender: Teo Rizzolo, Massimo Stronati, Claudio Perinelli ed Erik Munguia vincitore della tappa. Questi 4 vincitori affronteranno la finale Italiana il 26 Maggio a Milano, la quale darà accesso alla finale Europea che concorrerà a formare la rosa dei finalisti  per il “Bartender of the year 2014” prevista dal 28 luglio al primo agosto in Inghilterra.

Abbiamo intervistato per voi il nostro docente e amico Claudio Perinelli, primo nella prova Talisker Storm e per pubblico e secondo in tappa, pensando che la sua esperienza possa essere utile ad ogni alunno della scuola o barman professionista che aspiri un giorno a partecipare ad ogni gara prestigiosa, qualunque essa sia. Lo ringraziamo anche anticipatamente perché condividere una esperienza cosi con tutti noi sarà costruttivo per molti.

Ciao Claudio, cos’è per te World Class?

Credo sia la gara dove ogni barman del pianeta aspiri di partecipare, questo perché è la Competition più prestigiosa a livello mondiale, dove dopo dure selezioni, training, semifinali e finali in ogni stato del mondo, i migliori barmen di ogni continente si sfidano in una prestigiosa location (in città come Rio de Janeiro e Londra per esempio) dove ogni anno viene decretato il “Bartender of the year”.

In che modo è organizzata la gara?

Il livello di organizzazione da parte di Diageo è altissimo, non ho mai visto gare strutturate ed organizzate con una cura così maniacale per ogni dettaglio. Diageo come tutti sappiamo è un’azienda leader nel settore della distribuzione alcolici e nella sua Competition (e mi piace scriverla con la “C” maiuscola) mette a disposizione i migliori prodotti premium della sua gamma (quali Johnnie Walker, Talisker, Tanqueray Ten, Zacapa, Ketel1, Don Julio, Grand Marnier..) con i quali i bartender di tutto il mondo si sfidano a colpi di shaker creando cocktail, intrugli, pozioni e polibibite per stabilire un nuovo trend che si basa su tecnica, stile, comunicazione, gusto novità e soprattutto classe! Per iscriversi alla gara bisogna essere invitati da un membro Diageo oppure da un bartender che ha già partecipato, il quale (previa iscrizione al sito TheReserveClub.org), ha diritto a due inviti l’anno. Fatto ciò bisogna recarsi in una delle sedi più comode al proprio domicilio (in genere in grandi città come Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, divise tra Nord, Centro e Sud Italia) per attendere un Training dove i Responsabili e i Brand Ambassador di Diageo parlano della loro gamma prodotti, di come verrà strutturata la gara quell’anno e del trend richiesto per la gara corrente. Una volta seguito il training poi si riceverà una mail con tutte le informazioni dettagliate della selezione in questione e dopo un duro lavoro di ricerca, studio e passione bisogna inviare tramite mail la propria candidatura completa di foto, curriculum (strutturato molto bene e comprendente il livello di inglese, i premi vinti, i locali nei quali si ha lavorato, gli studi fatti, la descrizione di se stessi e altri punti ben precisi), foto del cocktail da te preparato con relativa descrizione, raccontando attorno ad esso una storia che ne decreti la nascita e la promozione nei locali cercando di associarlo ad un tema retro-chic anni 50 o 60 (periodo della Dolcevita e di transizione ed evoluzione di nuovi trend) ed infine un video dove crei un cocktail nel tuo locale. Alla fine vengono selezionati 16 Competitors per ognuna delle 3 zone d’Italia i quali si sfideranno nella Semifinale e solamente 4 passeranno alla Finale Italiana dove verrà premiato e decretato l’unico WORLDCLASS BARTENDER che rappresenterà l’Italia alle Finali Europee.

Ci piacerebbe far vivere a chi legge la tua esperienza, ci puoi raccontare cosa hai vissuto e provato tu?

Quest’anno sono stato a Milano per seguire l’annuale Training dove ci hanno presentato alcuni nuovi prodotti premium della gamma Diageo quali Talisker Storm e Whiskey Bulleit, spiegando come sarebbe funzionata la competition in corso, ovvero dovevamo preparare a scelta un cocktail a base di Whisky Talisker Storm (chiamato “Whisky by the sea” per i suoi profumi salmastri, toni affumicati, e gusto tendenzialmente salino) o un Punch per 5 persone con all’interno 5 ingredienti provenienti da 5 Continenti diversi, dovendo prepararlo con i loro brand Tequila Don Julio Reposado e Grand Marnier, e come vi ho detto sopra dovevamo inviare poi tutta la documentazione. Chi venisse poi selezionato doveva alla Semifinale proporre il cocktail da lui scelto e portare però anche l’altro. Io, adorando la sapidità, il sale, i profumi di salamoia e i gusti Umami, non ho esitato ad inviare la mia ricetta, per la selezione, a base di Whisky Talisker Storm creando un cocktail che avvolgesse profumi marini e marsalati che facessero respirare a chi lo beveva il profumo del mare! Qui di seguito la mia ricetta:

EAGLE EYE II

45ml Talisker Storm

15ml Noilly Prat Dry

15ml Vermouth del Professore

25ml Campari infuso al Carciofo

5ml Sciroppo ai Germogli di Soia

3drop Bitter al Sale

Affumicatura al Tè Bianco.

Tecnica: Stir, Strain&Smoke

Negli ultimi mesi sto studiando molto il Food Pairing (accompagnamento cocktail-cibo) così ho deciso di fare un side composto da cranberry disidratati, fettine di pera renetta con mostarda alla crème de cassis con sale rosso affumicato al Chai-Tea e Noci Brasiliane. Un semplice pairing ma che da un ottimo matching al cocktail tra un sorso e l’altro.

Per quanto riguarda la tua selezione?

Il fato ha voluto che un giorno aprii la casella mail e venissi fortunatamente selezionato per la semifinale che si è svolta il 14 Aprile a Torino in una stupenda Location chiamata Borgo Medievale, una sorta di castello sul fiume Pò. Ho avuto circa 3/4 settimane per preparare l’intera gara, creando anche la seconda prova che prevedeva la preparazione di un Punch per 5 ospiti, nel quale ho creato una miscela di Tequila Don Julio Reposado, Grand Marnier, Sake, Lemon-Lime Sherbet e Rosmarino, servita non in 5 semplici bicchieri ma ho voluto dare un tocco bizzarro al mio “serve” ovvero ho versato il mio Punch chiamato CUCUMBER DAISY PUNCH (in onore alle radici dei cocktail Daisy che adoro tantissimo), in 5 bicchieri differenti, uno dei quali era una vecchia fiaschetta in metallo, dove il giudice ha direttamente consumato il suo Punch a collo.

Eri poi teso prima e durante la gara?

Se devo essere sincero ero la persona più agitata di Torino! Sono arrivato alla location e appena ho visto i colleghi (che poi sono amici visto che ci conosciamo da tempo) che gareggiavano con me ho iniziato subito ad agitarmi perché sapevo di competere con i migliori barmen del nord italia con nomi di rilevata bravura e notorietà (quali Stronati, Cione, Marcellin, Rizzolo, Gosso, La Pietra e tanti altri). Avevo di fianco a me i miei titolari di BartendersAcademy, la scuola per la cui lavoro, la mia ragazza ed alcuni amici, così ho iniziato a rilassarmi un sacco e a ricevere un grande supporto e tifo! Sono sincero e per questa gara mi sono preparato tantissimo e ho dato davvero il massimo perché ci tenevo davvero molto, passando notti insonne, giornate a studiare, serata ad assaggiare, ore ed ore a sbagliare ma arrivando poi ai miei due drinketti finali. Un altro dettaglio che non mi ha reso la competition facile era il discorso GIURIA, avevo di fronte a me personaggi di un certo calibro sul panorama miscelazione e comunicazione.. ho dovuto presentare, spiegare e servire i miei cocktail e il mio punch a grandi barmen e giornalisti quali Daniele Dalla Pola, Max la Rocca, Deano Moncrieffe (brand Ambassador Don Julio), Valentina Bertello e Federico Malgarini. Ho spinto al massimo e a prescindere di come fosse andata la gara ero già contentissimo di aver raggiunto il traguardo di essere in semifinale. Ho avuto anche la possibilità si seguire le prove degli altri competitor accorgendomi che la gara era di altissimo livello, infatti ho avuto modo di imparare tantissime cose, rivedere colleghi lontani e scambiarmi consigli e pregiate ricette. Insomma, una giornata davvero formativa. Arrivato il momento delle premiazioni, che vedeva volare in finale i prima 4 classificati, ho iniziato ad agitarmi ancora di più e non appena ho sentito nominare il mio nome ho avuto un momento di “freezing” che mi ha bloccato per un attimo dallo stupore per poi farmi scoppiare in lacrime, ebbene si ho pianto sul palco causa emozioni, sforzi e stress che avevo accumulato quella giornata, ma ricco di gioia e felicità nell’essere su quel podio assieme a Massimo Stronati, Teo Rizzolo e Erik Munguia (tra l’altro il vincitore di tappa), nei giorni successivi ci hanno informato sulla classifica finale e mi sono classificato al secondo posto, aggiudicandomi addirittura il primo posto nella prova del Whisky e il primo posto per il premio Most-Liked su fb, e per questo non devo far altro che ringraziare tutti gli amici che mi supportano, ed è solo grazie a loro che ho la forza per continuare queste bellissime esperienze che ti cambiano davvero l’umore, ora però torniamo seri perché il 26 Maggio abbiamo la finale e se finora abbiamo scherzato ora bisogna pensarla sul serio!!!

Cosa puoi consigliare ai tuoi colleghi che vorrebbero partecipare a questa competizione?

Se nel mio piccolo posso dare un consiglio per la WorldClass, posso solo dirvi di prepararvi molto, a livello pratico, a livello mentale e di comunicazione, studiate molto, leggete libri, non limitatevi a copiare idee o presentazioni di altri bravi barmen perché in gara lo si nota. Siate voi stessi, spingete al massimo, non permettete mai a nessuno di dirvi che non siete in grado, perché se nel vostro cuore lo sentite, allora è il momento di agire. Non limitatevi alle solite tecniche, studiatene di nuove e sorprendenti, cercate di non togliere lo sguardo dalla giuria che in quel momento non sono giurati ma semplicemente i vostri ospiti. Ricordatevi che il vero barman lo si vede nelle ore lavorative al proprio locale e non nelle gare, esse sono solo un momento per mettersi in gioco e conoscere nuove persone e rincontrarne di vecchie, scambiarsi opinioni, idee e segreti. Non importa il risultato finale importa solo il viaggio che vi ha permesso di essere li. Se posso permettermi di citare una frase di un mio caro amico di Roma Patrick Pistolesi oserei dire: IF YOU DON’T PRETEND, YOU CAN BARTEND!

Per finire vuoi ringraziare qualcuno in particolare?

Si, grazie per la domanda! Vorrei in primis ringraziare la mia ragazza Eleonora che mi supporta ma soprattutto sopporta sempre, che mi ha aiutato tantissimo a migliorare dandomi sempre consigli imparziali e le chiedo anche scusa per il mio stress pre-gara. Poi ringrazio i miei titolari Andrea Cason e Marco Cosenza di Bartenders Academy  per starmi a fianco in ogni momento nella preparazione di queste competition importanti, sponsorizzandomi prodotti e viaggi. Ringrazio in particolar modo alcuni barman veterani (Dennis in particolar modo) che mi hanno dato mille consigli per questa competition e mi hanno addirittura fatto i complimenti, che per me valgono doppio se fatti da loro. Che dire Grazie ancora di tutto!! Ci Vediamo alla finale.. comunque vada!!!!

Grazie a te Claudio per esserti messo a disposizione e averci raccontato le tue ultime settimane, e grazie da tutti coloro che apprezzeranno e trarranno spunti da ciò che hai condiviso.

Restiamo aggiornati, noi tutti ti seguiremo in questa esperienza.

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