Lo ritroviamo nei negozi di fornitute alberghiere o shop on line in differenti e sempre più accattivanti versioni come lo ritroviamo anche, dove prima era quasi scomparso, al fianco della postazione di lavoro di ogni Bartender; messo li , davanti a tutti gli altri strumenti, per essere lo strumento  più a portata di mano in assoluto, indispensabile al lavoro.

E pensare che fino all’anno scorso, in 4 postazioni bar su 5,  questo strumento non si era mai visto, e non perché non si conoscesse, ma perchè considerato superato dai più moderni ed efficienti metal pour e dalle tecniche di conteggio che permettono di fare dosi perfette senza l’uso di strumenti accessori in modo da velocizzare soprattutto i tempi di servizio.

Il jigger, comunemente usato tutt’oggi  in gran parte dell’Europa forse anche perché obbligatorio in alcuni paesi, è uno strumento solitamente biconico che permette di fare due o più misurazioni di liquido in modo preciso; per chi non lo conoscesse ha la stessa funzione di quel bicchierino con cui vostra mamma vi dosava lo sciroppo per la tosse da piccoli, solo che è per lo sciroppo da grandi.

Dalla sua nascita possiamo vedere i modelli più svariati e particolari, possiamo vedere un jigger per più misurazioni o set di jigger, li troviamo in metallo , plastica e acciaio serigrafato.

Ciò che viene da chiedersi è a cosa dobbiamo questo rientro del jigger tra gli strumenti preferiti dai barman. Un forte trend alla riscoperta di drink, prodotti e stili che resero anche famosa la professione è innegabile e sotto gli occhi di tutti; c’è chi è alla ricerca della ricetta più antica o riscopre ricette oramai perse con una maniacale attenzione, chi si autoproduce il vermouth, chi cerca il libro segreto del professore sempre che esista e chi cerca, compra e rivende, oggetti bar vintage da e per tutto il Mondo.

Rinascono anche veri e propri locali in stile Speakeasy, con lo scopo di ricreare quelle situazioni caratteristiche di un tempo dove  Signori e Signore potevano intrattenersi in conversazioni davanti anche ad un buon  Punch.

Il jigger può essere si uno strumento utile ad  ogni bartender che ha pieno diritto di usarlo come meglio piace, dobbiamo però sempre ricordarci che le tecniche moderne, come l’uso di determinati “metal puor”, cioè quei dosatori in acciaio o lega che vediamo solitamente attaccati alle bottiglie e permettono di versare il liquido un po’ alla volta, permettono di eseguire dosi perfette attraverso conteggi mentali.

Questi permettono di saltare  il passaggio del jigger, considerato fino a poco tempo fa, ma ancora da qualche neofita oggi, uno strumento per il bartender principiante. A chi abbia da obiettare sulla precisione dei metal puor si può dire che se prendiamo per vero che la fuoriuscita di un liquido a parità di pressione attraverso un “foro” è costante, allora i metal pour sono precisi e la precisione sta nel come si usano, pensate al primo Pour Game al mondo testato con gli Spill-Stop americani (www.pourgame.com) .

In più c’è la “strapotenza” di Internet, ci sono i video di Bartender internazionali a portata di tutti; si creano stili, tendenze o modi di lavoro personalizzati che se piacciono fanno in fretta il giro del Mondo, a arrivano da noi come Tsunami.

Quindi perché il Jigger?Ma perché può piacere usarlo, perché per molti da un pò di poesia e meno matematica al metodo di lavoro, perché per alcuni diventa un modo per personalizzarsi nel lavoro.

Insomma a nostro avviso questo strumento può essere il simbolo di un intrecciarsi tra il vecchio e il nuovo, tra la modernità e la storia, il simbolo di un nuovo periodo per tutti i bartender.

Un periodo che grazie a Internet sarà di riscoperte, di confronti diretti nei social network o nei blog e di crescità comune,  ovviamente se usato con moderazione. Un periodo dove stili, informazione e idee si intrecceranno in una convivenza che probabilmente creerà il nuovo mercato, senza discriminare una o l’altra idea o uno o l’altro strumento, jigger compreso.

Non dimentichiamo che tutta questa passione nella ricerca per migliorarsi infine, e il vero bartender lo sa, è per far star ancora meglio il suo ospite o cliente.

Marco Cosenza

Foto presa da “the bartist” su fb.

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